Gnocchetti con gli spinaci

Le “mignaccole” o “spatzli” della cucina montanara con innovazione

Ingredienti per 4 persone

Per gli gnocchetti

  • 400 gr di farina “00”
  • 200 gr di foglie di spinaci
  • 3 uova
  • 2 cucchiai di grana grattugiato
  • un po’ di latte
  • un po’ di brodo vegetale
  • sale q.b.

Per il condimento

  • 80 gr di burro di panna
  • 8 foglie di salvia fresca
  • formaggio latteria stagionato grattugiato a piacere

Attrezzatura

  • grattugia per gnocchetti e spatzle (in alternativa possono andare bene anche un passino o lo schiacciapatate)

Preparazione

Cuocere gli spinaci al vapore, strizzarli e passarli al mixer (eventualmente aggiungendo un po’ di latte).

Versare la farina in una bacinella, aggiungere la polpa di spinaci, le uova, il grana, il sale e sbattere con una frusta. Dovrà risultare una crema di giusta densità.

Lasciare riposare per mezz’ora in frigorifero e poi usando la grattugia per gnocchetti e spatzle (in alternativa possono andare bene anche un passino o lo schiacciapatate) far cadere la crema dentro l’acqua a bollore salata.

Appena gli gnocchetti salgono a galla, abbassare il calore e cuocerli pochi minuti. Mettere gli gnocchetti in un recipiente con acqua fredda.

Nel frattempo riscaldare una padella larga, introdurre il burro e far imbiondire le foglie di salvia.

Sgocciolare gli gnocchetti e introdurli nella padella con il burro.

Aggiungere due cucchiai di acqua di cottura o brodo vegetale, mescolare, regolare di sale, far insaporire e servire in piatto caldo. Per chi non soffre di disfagia è possibile anche aggiungere del pepe.

Guarnire con le foglie di salvia, cospargere sopra il formaggio latteria stagionato grattugiato.

Tempi di preparazione

  • tempo di riposo in frigo dell’impasto: 30 minuti
  • cottura degli gnocchetti: pochi minuti da quando vengono a galla

In caso di disfagia

Gli gnocchetti hanno una consistenza morbida e possono essere adatti a chi segue una dieta a consistenza solida morbida.

Negli altri casi è opportuno passarli all’omogeneizzatore.

  • In caso di disfagia, fare attenzione a rimuovere tutte le foglie di salvia dal condimento

Avvertenze generali

Le ricette, valorizzando alcuni prodotti tipici del territorio del Friuli Venezia Giulia, propongono dei piatti di facile realizzazione, attenti agli aspetti nutrizionali e che, con gli opportuni accorgimenti, possono essere consumati anche da chi soffre di disfagia.

Tuttavia, poiché la disfagia ha diversi livelli di gravità ed è conseguenza di diverse patologie, l’effettiva fruibilità delle ricette proposte dovrà sempre essere valutata sulla base delle condizioni della singola persona e delle indicazioni sulle modalità di alimentazione fornite dagli specialisti.

Note finali

La ricetta è stata ideata dal maestro di cucina Germano Pontoni, con la supervisione della dottoressa Maria Rosaria Peri, dietista dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale di Udine.

Le riprese e il montaggio del video sono state curate da Tiziano Campigotto.

Si ringrazia il Civiform di Cividale del Friuli, per aver messo a disposizione i locali in cui sono state effettuate le riprese, e i responsabili, i docenti e gli alunni dell’istituto per la collaborazione.