La Disfagia: Che cos'è
Con il termine disfagia si indicano i problemi della deglutizione che rendono difficoltoso e rischioso il passaggio di alimenti liquidi e solidi dalla bocca allo stomaco. Si tratta di un problema molto diffuso e dalle rilevanti ricadute sanitarie e sociali.
La deglutizione è un atto complesso, in parte volontario ed in parte automatico, che inizia dal momento in cui il cibo viene immesso in bocca e finisce quando il “bolo” dall’esofago passa allo stomaco.
A seconda della sede coinvolta, la disfagia può essere classificata in:
- orale: difficoltà nella preparazione e propulsione del bolo (il cibo masticato e imbevuto di saliva)
- faringea: difficoltà nel passaggio del bolo attraverso la faringe.
- esofagea: difficoltà nel passaggio del cibo lungo l’esofago.
Una qualsiasi malattia che porti a un’alterazione del corretto funzionamento di una o più delle fasi della deglutizione determina la disfagia, che è un sintomo di molteplici patologie che comprendono, tra l’altro, malattie neurologiche, oncologiche, reumatologiche e gastroenterologiche. La disfagia, inoltre, può essere indotta dalla perdita di efficienza dei meccanismi della deglutizione dovuta all’invecchiamento.
La difficoltà nella deglutizione può portare a un inadeguato apporto nutrizionale con conseguente perdita di peso, carenze proteico – minerali e disidratazione, oltre a comportare il rischio di un passaggio di particelle di alimento solido o liquido nelle vie respiratorie con il conseguente pericolo di polmonite ab ingestis.
